Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio numero 30, supplemento 1 del 13 aprile 2017, il bando pubblico aperto alle attività operanti nel settore della pesca, con sede nella regione Lazio “Trasformazione dei prodotti della pesca e trasformazione”. 2,2 milioni di euro rivolti a sostenere la trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, coerentemente con l’Accordo Multiregionale per l’attuazione coordinata degli interventi cofinanziati dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca, all’interno dell’ambito del Programma Operativo FEAMP 2014/2020.
La misura specifica relativa alla copertura finanziaria è finalizzata ad accrescere la competitività dei settori pesca e acquacoltura coerentemente con l’obiettivo di migliorare la competitività delle piccole e medie imprese regionali.
Sono oggetto del bando tutti gli interventi rivolti a migliorare le diverse fasi della filiera, che mirano a favorire una maggiore trasparenza ed un più puntuale monitoraggio delle catture, con un conseguente miglioramento qualitativo sulle proprietà dei prodotti, sulle condizioni ambientali e sulle misure rivolte al incremento dei livelli di igiene e sicurezza delle condizioni lavorative degli operatori del settore.
Saranno considerati ammissibili gli interventi rivolti a: contribuire al risparmio di energia o alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, incluso il trattamento dei rifiuti; migliorare la sicurezza, l’igiene, la salute e le condizioni di lavoro; sostenere la trasformazione delle catture di pesce commerciale che non possono essere destinate al consumo umano; trasformare i sottoprodotti risultanti dalle attività di trasformazione principali; trasformare i prodotti dell’acquacoltura biologica conformemente agli articoli 6 e 7 del regolamento (CE) n. 834/2007; introdurre nuovi prodotti nuovi o migliorarne di esistenti, apportare migliorie ai processi o ai sistemi di gestione e di organizzazione.
Sono ammissibili a finanziamento le micro, piccole e medie imprese in regola con i versamenti contributivi, che non abbiano in corso nessun tipo di procedimento penale e amministrativo e che non siano in regime di fallimento, liquidazione o amministrazione controllata. I richiedenti potranno beneficiare di una copertura pari al 50% dell’importo necessario all’investimento, da un minimo di 15 mila a un massimo di 1 milione di euro.
Le spese ammissibili sono quelle relative all’acquisto ed all’installazione di sistemi di raccolta, stoccaggio e smaltimento dei rifiuti, di generatori a efficienza energetica, ed investimenti per l’introduzione e l’ammodernamento di impianti ad energia rinnovabile. Sono inoltre considerate spese ammissibili quelle relative all’acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell’operazione considerata con un aumento previsto di tale limite fino al 15% per i siti considerati in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale. Sono inoltre coperte le eventuali spese derivanti dall’istruzione della pratica finanziata e fino ad una percentuale massima del 12% dell’importo totale ammesso.
Le domande dovranno essere inviate a mezzo posta elettronica entro e non oltre il 12 giugno 2017.