La figura del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) è essenziale all’interno delle aziende, poiché ha il compito di garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Spesso però si pone la questione se sia possibile che il datore di lavoro stesso svolga anche questo ruolo. In linea di principio, non vi è alcuna norma che impedisca al datore di lavoro di assumere il ruolo di RSPP. Tuttavia, questa soluzione può creare alcuni problemi in termini di indipendenza ed imparzialità. Il RSPP deve infatti essere una figura autonoma e libera da vincoli gerarchici o economici nei confronti del datore di lavoro. Inoltre, egli deve avere competenze specifiche in materia di prevenzione e protezione dai rischi sul luogo di lavoro. Se il datore svolge contemporaneamente anche il ruolo di RSPP, può essere difficile mantenere l’indipendenza necessaria ad esercitare le proprie funzioni con obiettività ed efficacia. Inoltre potrebbe mancare la formazione specifica nel settore della sicurezza sul lavoro. Per evitare possibili conflitti d’interesse o situazioni ambigue, sarebbe opportuno affidare l’incarico a un professionista esterno alla società oppure designare un dipendente che abbia i requisiti richiesti per ricoprire tale ruolo in modo autonomo.
Datore di lavoro e RSPP: un conflitto d’interesse?
