Il datore di lavoro ha la responsabilità di garantire un ambiente di lavoro sicuro per i propri dipendenti, non solo sotto il profilo della sicurezza sul lavoro ma anche per quanto riguarda la sicurezza alimentare. In questo senso, esistono diverse misure da adottare per mettere in regola l’azienda. Innanzitutto, è fondamentale che il datore di lavoro si formi adeguatamente sulla normativa vigente in materia di sicurezza e igiene degli alimenti (HACCP) e sulla prevenzione dei rischi sul posto di lavoro. È importante che egli sia a conoscenza delle leggi che regolano queste tematiche, al fine di poterle applicare correttamente all’interno dell’azienda. In secondo luogo, bisogna effettuare una valutazione dei rischi presenti nell’ambiente lavorativo e redigere un documento interno con le relative misure preventive da adottare. Si tratta del Documento Unico di Valutazione dei Rischi (DUVRI), obbligatorio per tutte le aziende italiane. Infine, c’è la questione della formazione del personale. Il datore di lavoro deve organizzare corsi specifici per i propri dipendenti su tematiche quali la gestione degli alimenti, l’utilizzo delle attrezzature e macchinari presenti in azienda e le procedure da seguire in caso d’emergenza o incidente. Per quanto riguarda invece la fornitura dell’acqua destinata ai dipendenti o alla produzione degli alimenti, l’azienda deve garantire che essa sia di qualità e rispetti i parametri previsti dalla legge. Inoltre, bisogna effettuare analisi periodiche per verificare la conformità dell’acqua alle normative vigenti. In sintesi, il datore di lavoro ha il dovere di mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza sul lavoro e alimentare all’interno della propria azienda. Solo così sarà possibile tutelare adeguatamente i propri dipendenti e offrire ai clienti prodotti sani e sicuri.
La sicurezza sul lavoro e alimentare in azienda: cosa deve fare il datore di lavoro?
