Roma: aumentano gli incidenti sul lavoro tra gli stranieri


ROMA – Salgono ancora gli incidenti dei lavoratori stranieri della provincia di Roma in misura maggiore rispetto ai loro colleghi italiani. A lanciare l’allarme il quinto Rapporto dell’Osservatorio romano sulle migrazioni, che la Caritas romana ha realizzato in collaborazione con la Provincia e con la Camera di commercio di Roma. Oltre a fotografare le condizioni di vita e di lavoro degli oltre 400mila cittadini immigrati che vivono nella provincia romana, il Rapporto presenta una sezione dedicata agli infortuni sul lavoro realizzata attraverso l’elaborazione dei dati INAIL. Tra il 2000 e il 2007 – si legge nel volume – a Roma si è registrato un aumento degli incidenti sul lavoro complessivamente pari al 42,2%. Un incremento enorme, che riflette solo in parte la crescita dell’occupazione del 15,1% che si è verificata nello stesso periodo nella Capitale.

I più colpiti sono però i lavoratori stranieri. Infatti mentre per gli italiani, sempre fra il 2000 e il 2007, la frequenza è aumentata del 34,8%, per gli immigrati il rischio è salito del 198%. Tale incremento – sottolinea il Rapporto – è dovuto solo in parte al rapido ampliamento di manodopera immigrata avvenuto negli ultimi anni. Ne è prova il fatto che fra i lavoratori stranieri l’indice di frequenza ha raggiunto il 31,8 per mille contro il 29,1 per mille rilevato tra i lavoratori di origine italiana. Nell’anno 2007, inoltre, a Roma gli incidenti sul lavoro occorsi agli immigrati sono stati 3.027, ovvero il 9,4% del totale, di cui 7 mortali. In altre parole 245 casi in più rispetto all’anno precedente. Tra gli italiani, invece, gli incidenti sul lavoro sono diminuiti: 421 in meno. Questo vuol dire – spiega il Rapporto – che la riduzione complessiva degli infortuni dello 0,5% registrata tra il 2006 e il 2007 è il risultato della contrazione delle denunce tra gli italiani (-1,4%) e dell’aumento di quelle degli stranieri (+8,8%).

Ma da dove arrivano le vittime? Soprattutto da Romania (27,1% del totale), Polonia (5,7%), Perù (4,4%), Egitto (4,3%), Albania (3,8%) e Filippine (3%), che insieme assommano quasi il 50% degli incidenti subiti da lavoratori stranieri nel corso del 2007. I settori maggiormente colpiti sono invece quello delle costruzioni e quello di alberghi e ristoranti che da soli totalizzano circa un terzo del totale delle denunce. Notevole, infine, il dato relativo agli incidenti avvenuti tra lavoratori addetti ai servizi domestici: l’82,6% del totale si è verificato tra gli immigrati.

Fonte: Inail

 


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