Una domenica in moschea: la sicurezza sul lavoro si diffonde anche così


18 giugno 2009. L’originale iniziativa organizzata dalla sede INAIL
di Reggio Emilia insieme alla Ausl, con la mediazione e l’aiuto della
associazione “Mondoinsieme” del Comune: un incontro nel luogo di culto
con sessanta lavoratori stranieri di religione musulmana per discutere
di prevenzione

REGGIO EMILIA – Una domenica in moschea per parlare di prevenzione sul
lavoro, normativa in materia di sicurezza e incidenti domestici. È
successo il 14 giugno a Reggio Emilia, durante un incontro al quale
hanno partecipato una sessantina di lavoratori stranieri di religione
musulmana appartenenti a diverse etnie: marocchina, tunisina, egiziana
e senegalese.

L’iniziativa è stata organizzata e gestita dalla Sede INAIL cittadina
insieme alla Ausl, con la mediazione e l’aiuto della associazione
“Mondoinsieme” del Comune, che ha messo in contatto gli Enti
organizzatori con i leader delle varie comunità. Infatti, solo grazie a
un lungo e paziente percorso di conoscenza reciproca e di incontri
preliminari con i referenti delle diverse etnie è stato possibile
instaurare questo dialogo, che si intende proseguire già a partire dai
mesi estivi, coinvolgendo altri gruppi quali gli indiani Tamil e i sik,
la comunità nigeriana, la comunità ortodossa e soprattutto le donne. A
loro in particolare saranno dedicati incontri separati nei quali – con
maggiore libertà – si parlerà di salute femminile, di rischi domestici
e delle cautele per evitarli, e della assicurazione casalinghe
dell’INAIL.

La scelta dei luoghi di culto dei diversi gruppi come sede degli
incontri si è rivelata la più idonea per incontrare il maggior numero
possibile di lavoratori stranieri altrimenti difficilmente aggregabili,
essendo variamente distribuiti nei più diversi settori produttivi quali
agricoltura, aziende metalmeccaniche del territorio, cantieri edili e
trasporti.

La scelta dei luoghi di culto per gli incontri si è rivelata felice
soprattutto perché permette di incontrare i lavoratori stranieri in un
ambiente loro familiare, in giorni di festa per la comunità, dunque in
un clima informale e rilassato: il fatto poi che siano i rappresentanti
degli Enti a recarsi nei luoghi di convivialità e di preghiera delle
comunità contribuisce a creare un clima di apertura e di fiducia verso
le Istituzioni, altrimenti viste come assenti o lontane.

E proprio un clima di apertura e fiducia ha fatto da sfondo a tutto il
pomeriggio di domenica 14 giugno nella moschea di Reggio Emilia, ove,
nonostante il caldo torrido della giornata, è stato possibile parlare
per quasi quattro ore con una platea di lavoratori attentissima e
disponibile, che chiedeva e interveniva. Il tenore dell’incontro è
stato colloquiale e del tutto informale, anche calibrato sulle
richieste dei presenti: è stato possibile per l’INAIL dare numerose
informazioni sugli infortuni e le malattie professionali, su ciò che
occorre fare quando si verifica un infortunio sul lavoro, e per una più
agevole fruizione dei servizi.

Questa esperienza è stata infine preziosa anche per i rappresentanti
degli Enti, per cogliere dalle testimonianze dirette dei lavoratori
presenti uno spaccato delle loro condizioni di lavoro, delle difficoltà
che incontrano ogni giorno anche sotto il profilo della sicurezza,
diritto sempre più difficilmente esigibile in tempo di crisi economica
e di precarietà del lavoro. Il che rende questa categoria di lavoratori
tra le più vulnerabili ed esposte a rischio.

Fonte: inail.it

 


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