Sicilia, gli ispettori del lavoro sono… senza lavoro!


Cresce la sensibilità politica sul tema della sicurezza sul lavoro e dell’applicazione di tutto l’insieme di norme e di misure di formazione e controllo approvati in questi anni – primo tra tutti il Testo Unico 81/2008 – al preciso scopo di far diminuire il numero di morti e di incidenti. Segno di questa crescente attenzione da parte del mondo politico e istituzionale è l’interrogazione depositata di recente dal deputato regionale della Sicilia, Giuseppe Lupo (PD).

ispettori sicurezza sul lavoroNell’interrogazione, Lupo chiede al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e all’Assessore al Lavoro, Luigi Gentile, chiarimenti in merito alla concreta applicazione del progetto di formazione degli ispettori sul lavoro – progetto FORMISPE – approvato ormai 4 anni fa e finanziato per ben 3.846.537,80 euro dai fondi POR (Programma Operativo Regionale). Stando a quanto afferma il deputato siciliano il personale sarebbe già stato formato, ma le persone appositamente preparate non sarebbero poi state effettivamente impiegate per vigilare sull’osservanza delle norme di sicurezza e su eventuali casi di sfruttamento dei lavoratori, come avrebbe dovuto essere secondo il progetto. Una mancanza grave, considerato anche il fatto in Sicilia si lamenta da tempo la carenza di personale ispettivo.

”Il 22 dicembre del 2004 – si legge nell’interrogazione del parlamentare Lupo – e’ stato firmato un protocollo d’intesa tra Ministero del Lavoro e Assessorato al Lavoro per l’affidamento al Centro Interaziendale Addestramento Professionale Integrato (CIAPI) dell’organizzazione di corsi per la formazione e l’aggiornamento dei dipendenti della Regione Sicilia, per i servizi ispettivi del lavoro”.

A febbraio 2006 – spiega ancora Lupo – l’ex assessore al lavoro, Francesco Scoma, disse che erano stati formati 300 ispettori. In seguito, nel novembre 2008 l’assessore Carmelo Incardina annunciò l’imminente entrata in servizio di 180 nuovi ispettori. Sembra, però, che solo una cinquantina di questi, molti meno rispetto al previsto, abbiano poi preso parte all’attività di affiancamento prescritta dalla legge 15/2004 e nessuno di questi sarebbe, ad oggi, impegnato in attività ispettive. Tenendo anche conto della crescita degli infortuni e delle morti sul lavoro registrata quest’anno in Sicilia, l’onorevole Lupo chiede, inoltre – si legge ancora nell’interrogazione  – “quali iniziative si intendano adottare per rendere efficienti sul territorio i controlli in materia di vigilanza sul lavoro nero e di prevenzione degli infortuni”.

Al momento si attende ancora la risposta della Regione e naturalmente anche l’entrata effettiva in servizio di questi operatori, di cui la Sicilia ha bisogno e per la formazione, per i quali è stato fatto un investimento di denaro pubblico.

 


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