Si è svolto il 18 Maggio u.s. nella sede centrale CISL di Campobasso, presso la Sala “Vitale” un convegno sul tema dello stress lavoro correlato, sull’impegno lavorativo e conseguente stress, nonchè sui rischi connessi, dal titolo: “Lavoro: impegno e stress”.
L’incontro è stato organizzato dalla Segreteria territoriale di Campobasso dell’S.L.P. CISL, in collaborazione con il Sindacato lavoratori Postelegrafonici.
Al dibattito hanno partecipato esponenti religiosi, politici ed istituzionali: S.E.R. Mons Giancarlo Bergantini, Arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano, Gianfranco Vitagliano della Giunta Regionale, Paolo Scarano, medico legale, Salvatore Malerba del Servizio Tutela Aziendale di Poste Italiane.
Durante la tavola rotonda si è sottolineato come l’impegno lavorativo, accresciuto dall’evolversi dell’organizzazione aziendale con il lavoro precario, flessibile, ritmi elevati dell’attività lavorativa, costringano il lavoratore ad un forte squilibrio fisico ed emotivo tra vita privata e lavorativa, che inevitabilmente comporta continui disturbi (ansia e depressione in primis) legati allo stress.
Intervenendo al dibattito il Segretario della CISL Poste di Campobasso ha dichiarato che: “precarietà del lavoro, aumento del carico e dei ritmi dell’attività lavorativa, elevate pressioni emotive, violenze e molestie di natura psicologica e, infine, scarso equilibrio tra lavoro e vita privata. Sono alcune delle cause principali che provocano il cosiddetto stress da lavoro, questo è il motivo che ci spinge ad organizzare il convegno in questione”. Lo stesso Segretario continuando il discorso di apertura ai lavori ha spiegato che: “Un fenomeno sempre più diffuso, strettamente correlato alle grandi trasformazioni del mercato del lavoro globalizzato, che rappresenta il secondo problema sanitario in Europa”.
A conferma di queste parole, durante il convegno è stata illustrata una ricerca del European Heart Journal che ha evidenziato come il costo per le cure ed i trattamenti sanitari dei disturbi legati allo stress lavorativo gravino sull’economia europea in termini di un dispendio pari a 44 miliardi di Euro ed indirettamente in negativo sulla produttività aziendale con perdite pari a 77 miliardi di Euro.
Le indagini, le ricerche e le informazioni raccolte nelle realtà lavorative di tutta Europa hanno mostrato come le cause dello stress lavoro-correlato siano molteplici ed attribuibili alla riorganizzazione del lavoro, alle grandi trasformazioni del mercato del lavoro globalizzato, all’introduzione di nuove tecnologie, che inevitabilmente hanno contribuito alla nascita di nuovi rischi lavorativi, da cui conseguentemente sono scaturite nuove forme di stress.
