Dal 26 aprile sono in vigore nuove norme, derivanti dal T.U. per la sicurezza – cioè il d.lgs n. 81/2008 – che riguardano la valutazione del rischio, e le relative misure di sicurezza, per l’esposizione a radiazioni ottiche artificiali anche dette ROA. Si tratta, in sostanza, per lo più delle radiazioni emesse da schermi video (ad esempio i pc di cui ormai tutti gli uffici sono provvisti) e a stampanti laser, le cui radiazioni possono avere effetti dannosi sugli occhi e sulla cute.
In base alla nuova normativa vigente il datore di lavoro sarà obbligato ad inserire questi possibili effetti nocivi all’interno del documento di valutazione del rischio e, conseguentemente, ad indicare in questo anche le misure di prevenzione che debbano essere adottate. Il metodo da seguire nella valutazione e misurazione del rischio deve tener in considerazione una lunga serie di fattori, indicati dalle norme delle
Commissione elettrotecnica internazionale (IEC), dal Comitato Europeo di normalizzazione e dalla Commissione Internazionale per l’Illuminazione. Qualora però vi siano situazioni che non sono previste il datore è obbligato a utilizzare le buone prassi indicate dalla commissione consultiva per la prevenzione infortuni e igiene sul lavoro.