Se si escludono i morti mentre andavano e tornavano dal lavoro, cioè “in itinere”, le statistiche, per ora ufficiose ma molto attendibili, hanno fatto registrare nei primi cinque mesi di quest’anno solo (si fa per dire) 191 decessi contro i 238 del 2009.
Di questi 19,1 e cioè il 28%, è costituito da gente che lavorava i campi: si tratta della percentuale più alta, e quindi superiore a quella, pur altrettanto tragica, degli edili (26%).
Ma quasi altrettanti sono morti sulle strade che percorrevano giornalmente per guadagnarsi la vita mentre il 9,5% degli incidenti avvenuti sulle strade è la percentuale di quanti ci lavorano, come gli autotrasportatori ecc.