Il Psr (Programma di sviluppo Rurale) è uno strumento messo a punto a livello regionale e destinato a sostenere la crescita agroindustriale del territorio, garantendo la tutela ambientale e favorendo lo sviluppo delle singole comunità rurali locali.
Il Psr della regione Emilia Romagna è stato approvato dalla commissione Europea il 26 maggio 2015 e prevede, tra le altre iniziative, l’emissione di bandi rivolti a sostenere l’economia territoriale. In quest’ottica partirà a breve il primo bando che mette a disposizione 23,5 milioni di euro destinati a promuovere l’innovazione nelle imprese agricole, riducendo l’impatto ambientale e garantendo la qualità dei prodotti attraverso un miglioramento dei processi produttivi.
Il bando relativo al sostegno agricolo è stato pubblicato sul Portale della Regione Emilia-Romagna il 17 marzo 2016.
Potranno fare richiesta dei finanziamenti presentando domanda, a partire dal 15 aprile e fino al 15 Luglio 2016, tutte le aziende agricole con sede in Emilia Romagna, sia composte da un singolo individuo che associate in forma di cooperative; i progetti presentati saranno valutati in considerazione di criteri di priorità che attribuiranno punteggi aggiuntivi per gli interventi rivolti a migliorare la sicurezza sul lavoro e ad aumentare l’occupazione, a quelli dedicati all’agricoltura biologica (meglio se integrata a prodotti Dop e Igp) e a quelli con un impatto ambientale ridotto che contribuiranno a favorire la riduzione del consumo del suolo agricolo impiegando fonti di energia rinnovabili.
I contributi sono destinati a finanziare in conto capitale il 50% della spesa ammissibile se i progetti sono presentati da giovani agricoltori (tra i 18 e i 40 anni che si propongono per la prima volta a dirigere un’azienda agricola), in zone di montagna o comunque con particolari vincoli ambientali e del 40% in tutti gli altri casi.
La spesa massima ammissibile viene calcolata in base alla dimensione dell’azienda e consente una suddivisione ampia dei contributi: da un minimo di 20 mila (10 mila per le aziende che operano in zone con vincoli naturali o altri vincoli specifici) fino a un massimo di 3,5 milioni di euro. Ogni azienda dovrà presentare un accurato Piano di Investimento che preveda la realizzazione delle spese entro dodici mesi.
Entreranno a far parte dei progetti finanziabili quelli che prevedono la costruzione o la ristrutturazione di edifici, gli interventi di riqualificazione del terreno, l’acquisto di attrezzature, macchine agricole, impianti destinati alla lavorazione e alla trasformazione dei prodotti, gli investimenti rivolti all’acquisizione di programmi informatici, licenze, brevetti, le spese sostenute per consulenze professionali e quelle rivolte ad avviare progetti di vendita diretta al consumatore dei prodotti agricoli.
Il bando prevede che il contributo venga erogato agli aventi diritto, una volta che saranno stati verificati i requisiti di ammissibilità e che sia stato accertata la fattibilità completa del Piano di Investimenti proposto; sarà invece possibile ottenere un anticipo del 50% del contributo riconosciuto dopo che gli accertamenti avranno avuto esito positivo; la graduatoria finale delle concessioni di sostegno sarà pubblicata entro il 21 novembre 2016.
È prevista una formula innovativa che ripartisce le risorse a disposizione sui diversi settori produttivi come segue: quasi 5,1 milioni per il lattiero-caseario; 4,9 milioni per il cerealicolo, colture industriali, foraggere e le sementi; 2,6 per il comparto avicolo e le uova; 2,3 per le carni suine; 1,4 per il vitivinicolo; più di 960 mila euro per le carni bovine e oltre 550 mila euro per ovi caprini, miele, olio, aceto e vivaismo.
Tuttavia, per garantire una distribuzione efficiente delle risorse è consentito che in caso di residualità disponibili, queste potranno essere ripartite su altri settori ove la richiesta, risultante dall’approvazione delle graduatorie, fosse superiore alla disponibilità per quello specifico settore.
Info: Regione Emilia Romagna bando investimenti in agricoltura
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