La sicurezza sul lavoro è un tema centrale nel mondo dell’impresa ed è regolata in Italia dal D.Lgs. n.81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (TUSL). In particolar modo, ci concentreremo sull’articolo 37 di questo decreto legislativo che disciplina la formazione dei lavoratori.
L’articolazione della formazione dei lavoratori dovrebbe essere mirata a garantire loro una adeguata conoscenza dei rischi presenti nell’ambito della propria professione. L’art 37 del D.Lgs. 81/08 fa riferimento alla formazione dei lavoratori, dei loro rappresentanti e dei dirigenti.
L’Accordo Stato-Regioni, sottoscritto nel febbraio 2012, ha poi definito le modalità di erogazione della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Questa formazione è obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato.
I contenuti del corso di sicurezza sul lavoro secondo l’Articolo 37 del D.Lgs. n.81/2008 e l’Accordo Stato-Regioni
I corsi di sicurezza sul lavoro devono avere una durata minima stabilita e devono trattare tematiche specifiche: dalla conoscenza dei rischi specifici legati all’attività svolta, alle misure di prevenzione da adottare, fino ai diritti ed obblighi dei lavoratori in tema di sicurezza.
A livello pratico, la frequentazione del corso di sicurezza sul lavoro consente al lavoratore non solo di apprendere tutte le nozioni necessarie per svolgere il proprio mestiere in maniera sicura ed efficace ma anche – grazie all’apprendimento delle normative vigenti -di far valere i propri diritti nel contesto aziendale.
Scegliere il corso giusto: un dovere ed un diritto per ogni lavoratore
La scelta del corso di sicurezza sul lavoro deve essere fatta con attenzione, tenendo conto delle esigenze specifiche dell’attività lavorativa svolta e del livello di rischio a cui si è esposti. Grazie all’articolo 37 del D.Lgs. n.81/2008 e all’Accordo Stato-Regioni, ogni lavoratore ha il diritto – e l’obbligo -di ricevere una formazione adeguata.