In data 15 marzo 2016 la Direzione Centrale Vigili del Fuoco, in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha deliberato una circolare contenente le linee guida rivolte a standardizzare la procedura autorizzativa che consente di ottenere la deroga per l’agibilità di particolari tipologie di edifici aperti al pubblico.
Tutti gli edifici sono soggetti a sottostare alla regola tecnica di prevenzione e protezione incendi, che prevede misure restrittive a livello di progettazione delle vie di fuga, dei criteri strutturali e impiantistici, della disposizione e caratteristiche dei presidi antincendio. Per alcune tipologie di edifici ai sensi del DPR 151/2011, gli edifici sottoposti a tutela […] aperti al pubblico destinati ad ospitare biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nell’all. I“, il rispetto integrale di questi requisiti risulta difficile in considerazione della natura storico artistica dell’immobile; in passato quindi i progettisti sono ricorsi a soluzioni alternative, rivolte a garantire la sicurezza delle persone e degli immobili stessi, in deroga alla normativa vigente.
Lo studio del rilascio delle autorizzazioni in deroga, effettuato da parte dei Vigili del Fuoco, ha consentito di individuare elementi comuni nei processi di ottenimento delle agibilità, e quindi di emettere un protocollo standardizzato rivolto a facilitare il compito dei tecnici che dovranno ancora operare in questa direzione.
La circolare definisce una serie di soluzioni proposte, anche in assenza della regola tecnica, analizzando le casistiche più frequenti di situazioni in cui siano state sviluppate misure complementari ed aggiuntive, sia di tipo ingegneristico che procedurale, finalizzate alla tutela della sicurezza dei beni e degli occupanti.
Il documento presenta l’applicazione di una serie di criteri standardizzati con l’obiettivo di ottenere preliminarmente una valutazione dell’effettivo rischio incendio, sulla base della quale poi si proporrà di elaborare una serie di misure antincendio alternative ed aggiuntive, anche tenendo in considerazione e cercando di prevedere eventuali situazioni di criticità relative ad affollamento dei locali e caratteristiche dei materiali presenti.
Un aspetto critico è poi quello relativo alla gestione di una eventuale emergenza, che deve prevedere misure di esodo in grado di garantire il deflusso controllato di un numero potenzialmente elevato di persone, in ambienti con caratteristiche strutturali poco adeguate (vie di fuga e scale di dimensioni ridotte, percorsi non lineari e lunghi, compartimentazione di resistenza alle fiamme inadeguata).
Assume in questo ambito particolare importanza anche lo sviluppo di procedure di evacuazione che rispettino le linee guida proposte, in termini sia di modalità e tempistiche di intervento che di comunicazioni e segnalazioni dell’emergenza.
La circolare si chiude ipotizzando otto possibili scenari d’incendio, proponendo situazioni diverse che potrebbero realisticamente verificarsi in edifici tutelati, anche in condizioni di sovraffollamento, con il proposito di fornire suggerimenti concreti rivolti a facilitare una eventuale previsione della possibile evoluzione di un incendio e delle possibile conseguenze su persone e beni.
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