L’avvento delle nuove tecnologie ha portato con sé notevoli cambiamenti nel mondo del lavoro. La digitalizzazione dei processi produttivi e l’introduzione di robot e software avanzati hanno modificato profondamente il modo in cui le aziende operano, rendendo obsoleti alcuni lavori tradizionali e generando la necessità di nuove figure professionali. Per saperne di più sul futuro dell’occupazione nell’era digitale abbiamo intervistato il dottor Luca Bianchi, esperto in economia del lavoro presso l’università Bocconi. Secondo Bianchi, uno dei trend più importanti che caratterizzeranno il mercato del lavoro nei prossimi anni sarà l’aumento della richiesta di competenze tecniche specializzate. L’avanzamento della tecnologia renderà sempre più necessarie figure come sviluppatori software, ingegneri informatici ed esperti in analisi dati. Tuttavia, ciò non significa che i lavoratori meno qualificati saranno condannati alla disoccupazione. Secondo Bianchi infatti, se da un lato alcune professioni rischiano di scomparire a causa dell’automatizzazione dei processi produttivi, dall’altra si prevede una crescente domanda per servizi ad alta intensità di relazioni interpersonali. Si pensa ad esempio ai settori della cura alla persona o dell’intrattenimento. In sintesi, secondo Luca Bianchi il futuro del lavoro sarà caratterizzato da una maggiore richiesta di competenze tecniche specializzate ma anche dalla valorizzazione delle attività legate alla cura delle persone e alla creatività. Ciò richiederà un costante aggiornamento delle competenze dei lavoratori e una maggiore attenzione alle politiche di formazione professionale.
Intervista ad un esperto
