In Italia, la normativa sulla formazione in materia di dispositivi di protezione individuale (DPI) è regolamentata dal Decreto Legislativo 81/2008 e successive modifiche. In particolare, il Decreto prevede che i lavoratori addetti ai servizi di pulizia, raccolta rifiuti e gestione dei cimiteri debbano essere formati sull’utilizzo dei DPI di terza categoria. Ma cosa si intende per DPI di terza categoria? Si tratta degli strumenti utilizzati per proteggere l’operatore da rischi specifici, come ad esempio quelli legati all’esposizione ad agenti biologici o chimici. Tra i DPI di terza categoria troviamo maschere filtranti, guanti protettivi, tute impermeabili e occhiali a tenuta stagna. La formazione sui DPI di terza categoria deve comprendere sia una parte teorica che pratica. Nella prima fase vengono fornite le informazioni relative ai rischi connessi all’utilizzo dei DPI e alle modalità corrette per indossarli e rimuoverli. Nella seconda fase viene invece messo in pratica quanto appreso nella fase teorica attraverso esercitazioni pratiche. È importante sottolineare che la formazione sui DPI non è un evento isolato ma deve essere ripetuta periodicamente al fine di mantenere alta l’attenzione dell’operatore sulla sicurezza sul lavoro. Inoltre, ogni azienda ha l’obbligo di verificare che i propri dipendenti abbiano acquisito le competenze necessarie per l’utilizzo dei DPI di terza categoria. In conclusione, la normativa italiana sulla formazione in materia di DPI di terza categoria rappresenta un importante strumento per garantire la sicurezza sul lavoro degli operatori addetti ai servizi di pulizia, raccolta rifiuti e gestione dei cimiteri. È fondamentale che le aziende rispettino tali disposizioni al fine di tutelare la salute e l’incolumità dei propri dipendenti.
La formazione DPI di terza categoria: cosa prevede la normativa italiana?
