Sicurezza sul Lavoro in Italia: storia e struttura normativa


Il primo tentativo di riordino unitario delle norme che regolano la sicurezza dei lavoratori (le prime risalenti agli anni 50) è stato messo in atto nell’Ordinamento Italiano attraverso l’entrata in vigore del decreto legislativo 19 settembre 1994 n. 626 (com. Legge 626).

Successivamente, mediante legge delega n.123/2007 e in particolare con il decreto (attuativo) del 9 aprile 2008 n. 81 (com. dlgs 81), entrato in vigore il 15 maggio 2008, modificato dal d.lgs. 3 agosto 2009 n. 106, attualmente in vigore si è ulteriormente affinato e riunito il tema in un unico testo normativo.

Scopo fondamentale del c.d. Testo Unico Sicurezza è il riordino e coordinamento in un unico testo delle norme precedentemente in vigore in tema di sicurezza sul lavoro.

Principali figure del sistema di Sicurezza sul Lavoro

Le principali figure coinvolte nel sistema di sicurezza aziendale previste dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. possono essere raccolte nella seguente lista:

Principali azioni del processo di tutela della sicurezza sul lavoro

Di seguito riportiamo le più importanti misure di sicurezza da adottare per una corretta tutela della sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro:

  • Valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza presenti in azienda;
  • Programmazione della prevenzione;
  • Eliminazione dei rischi ovvero la loro riduzione al minimo possibile;
  • Rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione di tutto il processo lavorativo;
  • Individuazione delle fonti di rischio e contestuale riduzione dei rischi;
  • Sostituzione di tutto ciò (attrezzature, strumenti, procedure etc) che possa essere pericoloso;
  • Limitazione al minimo dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti a rischi;
  • Utilizzo limitato di agenti chimici, fisici e biologici;
  • Priorità alla protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
  • Sorveglianza sanitaria dei lavoratori;
  • Formazione e informazione adeguate per i lavoratori;
  • Informazione e formazione adeguate per dirigenti e i preposti;
  • Formazione e informazione adeguate per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS);
  • Partecipazione e consultazione dei lavoratori nei processi legati alla sicurezza;
  • Partecipazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
  • Programmazione delle misure ritenute necessarie a garantire il miglioramento dei livelli di sicurezza (es. codici di condotta e buone prassi);
  • Predisposizione delle misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori;
  • Uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
  • Manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti etc.

Obblighi non delegabili del datore di lavoro

Quali sono gli obblighi cui il DL deve adempiere in prima persona (tassativamente non delegabili):

  • L’effettuazione della valutazione dei rischi;
  • La nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
  • l’elaborazione del piano di sicurezza.

Nel prossimo articolo in merito parleremo invece degli obblighi del datore di lavoro e del dirigente,  degli obblighi dei lavoratori e del preposto e, per finire, dei metodi di analisi dei rischi lavorativi.

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