L’aggiornamento RSPP datore di lavoro risulta essere un argomento molto discusso, soprattutto a seguito delle modifiche normative introdotte nel 2017. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza su questi aspetti cruciali.
Cos’è l’RSPP?
Innanzitutto, bisogna capire che cosa si intende con l’acronimo RSPP. Questo sta per Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, figura professionale obbligatoria in tutte le aziende italiane secondo quanto disposto dal D.Lgs. 81/2008.
Cosa è cambiato nel 2017 riguardante il RSPP?
Dal giorno 11 gennaio 2017 è entrata in vigore la nuova normativa (L.179/16) che ha introdotto importanti novità per ciò che riguarda l’aggiornamento RSPP datore di lavoro. Infatti, da quella data la formazione iniziale ed aggiornamento dell’RSPP non può più essere effettuata mediante autoformazione ma dovrà avvenire attraverso corsi riconosciuti e certificati.
Necessità dell’aggiornamento RSPP datore di lavoro
A fronte dei nuovi requisiti formativi previsti dalla legge, è diventato fondamentale per il datore di lavoro assicurarsi che il proprio RSPP sia periodicamente aggiornato. Questo non solo per rimanere in regola con le leggi vigenti, ma anche per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salubre.
Modalità dell’aggiornamento
L’aggiornamento RSPP datore di lavoro deve avvenire secondo modalità specifiche. Il corso di aggiornamento va frequentato ogni cinque anni ed ha una durata minima variabile a seconda del settore ATECO dell’azienda (da 6 a 40 ore).
Come effettuare l’aggiornamento?
Per l’aggiornamento RSPP datore di lavoro, esistono diverse possibilità: corsi online o in presenza, organizzati da enti riconosciuti dallo Stato o dalle Regioni. Si suggerisce sempre di verificare la validità del corso prima della sua frequenza.
In conclusione
L’aggiornamento RSPP datore di lavoro, seppur possa sembrare un adempimento burocratico, è fondamentale per mantenere alti standard di sicurezza sul luogo di lavoro. Partecipare ai corsi e formarsi costantemente permette quindi non solo di rispettare le normative, ma anche e soprattutto salvaguardare la salute dei lavoratori.