Uno studio internazionale iniziato nel 2010, è stato recentemente reso noto dall’International Social Security Association (Issa), dalla Dguv (Associazione tedesca di Assicurazioni contro gli infortuni per i settori industriale e pubblico) e dalla cassa d’assicurazione Bg Etem. L’analisi si è focalizzata sul calcolo dei costi e dei benefici degli investimenti in sicurezza e della salute. I ricercatori hanno predisposto un indicatore di performance, il Rop (Rendimento della Prevenzione), per valutare le conseguenze degli investimenti realizzare un’analisi dei costi comparati ai benefici.
Per ciascun lavoratore, a fronte di un investimento annuo di 1.334 € si stimano, secondo lo studio Issa, benefici pari a 2.940 (un rapporto di 1 a 2,2). Tra le evidenze appurate vi sono:
I risultati emersi, tratti da esperienze concrete, sono stati ottenuti attraverso colloqui standard con esperti, imprenditori o personale addetto alla sicurezza. Anche una ricerca parallela svolta su 300 organizzazioni di 15 Paesi: Australia, Austria, Azerbaidjan, Canada, Repubblica Ceca, Germania, Hong Kong, Romania, Federazione Russa, Singapore, Svezia, Svizzera, Turchia, Stati Uniti d’America, Vietnam, ha considerato l’impatto positivo della sicurezza. La prevenzione, nello specifico è risultata maggiormente rilevante per comparti più rischiosi quali: produzione, trasporti e magazzino. Tra gli effetti diretti della prevenzionecompaiono la diminuzione dei comportamenti pericolosi e degli incidenti. Gli effetti indiretti, invece, il consolidamento della cultura d’impresa. Il 50% della aziende valuta che un aumento dell’investimento in tema di sicurezza e salute diminuirebbe i costi a lungo termine. In particolare i principali vantaggi della prevenzione appaiono: l’aumento di motivazione e soddisfazione dei lavoratori (21%), il miglioramento dell’immagine dell’azienda (21%).
Le società asiatiche considerano più rilevante l’impatto e gli effetti della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro rispetto alle imprese europee e nordamericane. Le grandi organizzazioni mostrano più convinzione, rispetto a piccole realtà, negli effetti della sicurezza e della salute sul lavoro e sull’azienda. La formazione sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro sono diritti stabiliti da normative ad hoc, ed è obbligo del datore di lavoro garantirli ai propri dipendenti ottenendo, tra l’altro, ritorno economico e competitività per la propria organizzazione.